VERCELLI. Chiesa parrocchiale di S. Bernardo e Santuario della Madonna degli infermi
Costruita prima del 1164, è la sola chiesa di Vercelli che ha conservato in gran parte le pure linee costruttive romaniche con la facciata principale, gli archi a tutto sesto, prime quattro campate delle tre navate interne con volte a crociera, pilastri cruciformi e bei capitelli scolpiti con mostri e fogliami.
San Bernardo era una piccola chiesa, già parrocchia nel 1164, il cui priorato dipendeva dai Canonici del Gran Sanbernardo. La chiesa e parrocchia furono amministrate dai Regolari di San Bernardo da Mentone dalla fondazione fino al 13 luglio 1522, quando avvenne il passaggio all’Ordine degli Agostiniani, che vi rimase fino al 18 settembre 1803, anno delle soppressioni napoleoniche.
La chiesa subì gravi danni a causa dell’occupazione militare.
Dal 1877, la chiesa fu ridisegnata da Giuseppe Locarni e i lavori di ampliamento, cominciati nel 1884, terminarono nel 1896 e in quello stesso anno la chiesa fu ufficialmente riaperta ai fedeli.
Nel corso degli anni ’20 del Novecento la chiesa fu restaurata, restituendo alla facciata le linee originarie, mentre non fu possibile effettuare analogo ripristino lungo il fianco poiché in precedenza era stato modificato per l’aggiunta delle cappelle.
La grande cupola, il transetto e l’abside sono recenti.
La facciata romanica ha andamento a capanna, cornice di archetti pensili e due contrafforti circolari (l’ingresso e la bifora soprastante non sono originali).
Di fianco all’ingresso due lastre a bassorilievo raffiguranti un centauro saettante e un cervo trafitto da una freccia, sono copie, perché gli originali romanici sono stati murati all’interno nella controfacciata.
Il campanile è romanico solo nella parte inferiore.
La quarta cappella sinistra conserva l’immagine della Madonna degli Infermi cui fu dedicato il Santuario in seguito al voto per la liberazione dalla peste del 1630.
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