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BALDISSERO CANAVESE (TO). Cappella di Santa Maria di Vespiolla

Punto di forza

La costruzione, con portichetto rettangolare, conserva dell’originaria struttura romanica soltanto l’abside con affreschi del secolo XV raffiguranti gli Apostoli, mentre Cristo è presente nella volta tra i simboli degli Evangelisti.

Faceva parte delle prime dieci pievanie della diocesi di lvrea, nel 1122 era già parrocchia e nel 1360 aveva ancora giurisdizione sulle chiese di Castellamonte e della valle del Piova.
La sua importanza cominciò a calare nel 1396 quando fu edificata una nuova parrocchiale nel centro del paese di Baldissero, e l’edificio andò degradandosi nel tempo, malgrado una continua e mai cessata presenza di devoti nei secoli, legati al culto della Madonna. Ormai in rovina, venne modificata nel XVIII secolo e ancora tra la fine dell’Ottocento e il secolo scorso, al fine di impedirne il crollo.

Della costruzione originale sono sopravvissuti l’abside rettangolare, particolare che indica l’origine alto medievale dell’edificio, e l’arco santo: queste sono le superfici su cui è possibile ammirare i meravigliosi affreschi recuperati sotto l’intonaco durante gli interventi degli anni 2000-2004.

Un portico sostenuto da tre colonne di recente edificazione precede l’ingresso nella piccola navata che termina con un vistoso altare in graniglia, risalente agli anni ‘30 del secolo scorso e che, mediante un’edicola in marmorino che racchiude al suo interno la statua della Madonna, sostiene la volta dell’abside che è decorata da un ciclo di affreschi dedicato ai dodici Apostoli. Nella volta, inoltre, sono dipinti i simboli dei quattro Evangelisti, con al centro, delimitato dalla tradizionale mandorla, Cristo.
Sull’arco santo, di altra mano, si possono ammirare al centro la scena dell’Annunciazione con la Madonna e l’Angelo, sul lato sinistro la rappresentazione della Madonna che allatta e sul lato destro la figura di un giovane soldato con libro, armi, stemma e con il capo avvolto da raggi luminosi identificato in Bernardo di Baden, nobiluomo tedesco morto di peste a Moncalieri nel 1458 in odore di santità, dopo essersi speso in  missioni diplomatiche presso le corti d’Europa per conto dell’imperatore Federico III d’Asburgo. Il rinvenimento e la conseguente identificazione del ritratto hanno permesso di datare le pitture di Vespiolla al XV secolo e attribuirle alla bottega di Giacomino di Ivrea, pittore molto attivo tra il 1426 ed il 1469 nell’area canavesana, valdostana e della Savoia.

 

Strada provinciale di Campo.
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Data compilazione scheda: 13 ottobre 2025
A cura di AC
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