CHIAVERANO (TO). Chiesa di Santo Stefano di Sessano.
La chiesa romanica, con gli affreschi risalenti all’XI secolo, è l’unica testimonianza dell’antico insediamento di Sessano, un tempo tappa della via Francigena Canavesana.
Luogo di culto dell’antico centro di Sessano nell’XI sec, lungo la via Francigena, spopolato già due secoli dopo a causa di una guerra tra Vercelli ed Ivrea che vide gli abitanti costretti, nel 1251, a trasferirsi nella fortificata villa nova di Chiaverano.
L’osservazione delle murature, in pietra locale, fa risaltare nell’abside il repertorio del romanico lombardo, dove i fornici a nicchie, qui in pietrisco e laterizio, apparvero per la prima volta nelle grandi basiliche ambrosiane.
Al centro della facciata della chiesa sorge il campanile, detto “clocher porche”, che si alza per due piani su cui si aprono monofore. La parete nord è decorata da quattro lesene ed archetti pensili. Esternamente l’abside presenta archetti pensili e dodici nicchie a fornice.
Negli anni ’60 del 1900 le infiltrazioni di acqua fecero cadere lo strato d’intonaco rivelando parte degli affreschi. I lavori di recupero, iniziati nel 1973, portarono alla scoperta, nell’abside della chiesa, di un duplice strato di affreschi romanici ancora ben conservati e raffiguranti lo stesso soggetto: nel catino, il Cristo in maestà circondato dai simboli dei quattro evangelisti; nel cilindro figure di Apostoli e di Santi.
Fu staccato l’affresco più recente e collocato presso il Museo Garda di Ivrea.
Gli affreschi più antichi, della seconda metà del secolo XI, furono restaurati e lasciati in loco.
Per il Giardino Medievale, vedi scheda.
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