CIRIE’ (TO). Chiesa di San Martino
L’antica chiesa, che fin dal 1158 fu affidata ai canonici di San Bernardo, non presentava decorazioni scultoree, ma era riccamente ornata di affreschi, spesso nel tempo sovrapposti.
La Chiesa di San Martino venne costruita tra la fine del secolo X e l’inizio dell’XI. Inizialmente venne edificata una chiesa ad una navata con un breve presbiterio coperto a botte, conclusa da un’abside.
Una seconda fase costruttiva si ebbe tra la fine dell’XI e il XII secolo, quando alla prima chiesa, sul lato sud, si affiancò una seconda navata più bassa e poco più corta, anch’essa absidata. Le due navate vennero rese comunicanti con una grande arcata ottenuta abbattendo parte del muro perimetrale a mezzogiorno.
La chiesa, che fin dal 1158 fu affidata ai canonici di San Bernardo, non presentava decorazioni scultoree, ma era riccamente ornata di affreschi, spesso nel tempo sovrapposti.
La Chiesa sorge su una piazza dominata dal campanile, è priva di facciata e vi si accede da una porta sul lato sud.
Il campanile, cui si accede da una porta sul lato nord del presbiterio dalla navata maggiore, è costruito per la maggior parte di pietrame ben lavorato, con pochi ciottoli e mattoni, in alcuni tratti a spina di pesce, con muratura simile a quella della navata maggiore. Il campanile, molto ben conservato, si eleva per sette piani ornati da cornici di cinque archetti nella parte bassa e sei negli ultimi piani.
Gli affreschi più antichi si trovano nell’abside maggiore: risale ai secoli XI–XII; il frammento nel sottarco a sinistra con Eva ed a destra un mostro infernale che inghiotte i dannati; al di sopra di Eva una Resurrezione dei morti del XIII–XIV secolo; nel catino absidale l’immagine, assai rovinata, di un grande “Cristo Pantocratore” in mandorla, attorniato dai simboli degli Evangelisti; sotto, nel cilindro absidale, figure frammentarie della teoria dei dodici Apostoli, databili al XIII–XIV secolo.
Nell’abside minore gli strati sovrapposti rendono la lettura poco agevole: vi è un ciclo dedicato a Maria (simile a quello cristologico dell’abside maggiore), databile al XIV secolo, che rappresenta nel sottarco l’Assunzione e l’Incoronazione della Vergine con al centro un Cristo in mandorla; nel catino absidale è rappresentata una Pietà (o Compianto del Cristo) con Maria che tiene in grembo il Cristo morto; in basso vi è una Sacra Famiglia.
Più tardi sono i frammenti in stile gotico che raffigurano san Secondo, sant’Antonio abate, un personaggio inginocchiato e la data del 1481. Invece alla metà del 1400 appartiene la figura di san Martino. La figura frammentaria del santo monaco, sulla parete divisoria, è degli inizi del 1500.
All’interno della chiesa sono conservate cinque lapidi di epoca romana, una databile al I secolo, le altre più incerte, rinvenute alcune in terreni della zona, altre nel greto del fiume Stura, piuttosto rozze, con scritte frammentarie, presumibilmente opera di scalpellini locali.
Info:
Piazza san Martino, 3 – Ciriè
Comune tel. 011 9218111
Bibliografia:
– Cavallari Murat A., Lungo la Stura di Lanzo, Torino, 1973
– Chierici S., Citi D., Italia romanica: il Piemonte, la Val d’Aosta, la Liguria, Jaca Book, Milano, 1979
– Sismonda A., Notizie storiche di Cirié con note ed aggiunte del teol. Giachetti E., Bottega di Erasmo, Torino, 1972, facsimile dell’edizione di Ciriè del 1924.
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