MANTA (CN). Il Castello della Manta: la storia culturale di un luogo speciale
Il Castello della Manta, risalente al XIII secolo, è un esempio di architettura medievale, con indimenticabili decorazioni tardogotiche che adornano la Sala Baronale e influenze rinascimentali nelle stanze successive.
Il Castello della Manta, un gioiello storico e architettonico situato nel Piemonte, è celebre soprattutto per la Sala Baronale, che ospita uno dei più importanti cicli di affreschi tardogotici. Realizzati intorno al 1420 dal pittore sconosciuto noto come il Maestro della Manta, questi affreschi furono commissionati da Valerano Saluzzo, figlio illegittimo del marchese Tommaso III di Saluzzo. Il suo intento, una volta ereditato il castello nel 1416, era di rafforzare la legittimità e la visibilità della sua famiglia attraverso una serie di interventi architettonici e decorativi.
Il ciclo di affreschi celebra temi di grande valore culturale, come la “Fontana della Giovinezza”, ispirata al “Roman de Fauvel”, e la rappresentazione di “Nove Prodi e Nove Eroine”, che esaltano l’eroismo e il valore militare. Questi temi, simbolici e propagandistici, erano tipici di un periodo in cui le immagini venivano usate per trasmettere valori morali e legittimare il potere.
Significato simbolico degli affreschi.
Ogni scena del ciclo di affreschi della Sala Baronale è intrisa di un profondo significato simbolico. La “Fontana della Giovinezza” è un esempio emblematico: rappresentata come un simbolo di rigenerazione e speranza, essa richiama il tema medievale dell’eterna giovinezza come ideale di purezza e di virtù. L’iconografia della fontana, ispirata al “Roman de Fauvel“, suggerisce l’aspirazione alla purezza spirituale e fisica, un tema che si lega strettamente alla mentalità medievale ed all’ideologia della corte. L’immagine di giovani che si abbeverano alla fonte, in questo contesto, non solo rappresenta un ideale estetico, ma funge anche da metafora per la famiglia Saluzzo, che cercava di presentarsi come una dinastia che rinnovava costantemente il proprio potere e prestigio
Un altro esempio significativo sono i “Nove Prodi e Nove Eroine“, che celebrano l’eroismo militare e le virtù cavalleresche. Questi personaggi, che raffigurano figure storiche e mitologiche, non solo celebrano il valore individuale, ma anche la forza morale e l’onore associati al casato Saluzzo. L’uso di queste immagini nei dipinti riflette il bisogno di legittimare il potere della famiglia, facendo riferimento a esempi storici ed eroici che incarnano valori morali universali, ma anche specifici per il contesto di guerra e politica dell’epoca.
La Sala delle Grottesche e il Rinascimento
Il contributo di Valerio Saluzzo della Manta, erudito e uomo di cultura, si estende anche alla decorazione delle stanze cinquecentesche del castello, come la Sala delle Grottesche. Queste decorazioni mostrano un netto cambiamento nelle estetiche e nei concetti artistici, segnando la transizione dal tardo Medioevo al Rinascimento. L’uso di motivi ornamentali tipici delle grottesche, che derivano dalle scoperte archeologiche romane e dal gusto per il decorativismo, riflette l’interesse per l’antichità e la ricerca della bellezza ideale che caratterizza il Rinascimento.
Le grottesche ed i giochi linguistici nelle decorazioni della sala non sono solo un esercizio stilistico, ma un’espressione dell’intellettualismo rinascimentale, che univa arte e filosofia. Valerio Saluzzo della Manta, con il suo approccio simbolico ed allegorico, ha saputo portare all’interno del castello un’arte che stimolava la riflessione sulla natura umana e sulla politica, invitando gli ospiti a contemplare valori morali e spirituali in modo più complesso e profondo rispetto ai temi medievali. Questo riflette un cambiamento nell’approccio alla cultura, dove l’arte non è solo decorazione, ma un mezzo per stimolare il pensiero e la discussione intellettuale.
Storia della Chiesa di Santa Maria al Castello
La chiesa di Santa Maria al Castello venne probabilmente edificata insieme al castello o poco dopo, come chiesa privata della famiglia dei conti di Manta. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni, ma ha mantenuto un carattere romanico-gotico. Una delle caratteristiche principali di questa chiesa è il ciclo di affreschi che decora la sua volta e le pareti interne, realizzati tra il XIV e il XV secolo, che sono tra i più significativi esempi di arte gotica in Piemonte.
L’importanza della chiesa è anche legata al suo ruolo di cappella del castello, dove venivano celebrate le funzioni religiose per la famiglia nobiliare che risiedeva nel castello.
Oggi, la chiesa è visitabile e fa parte del percorso turistico che consente di scoprire la storia e l’arte del Castello di Manta, uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia della regione.
Vedi anche: https://www.piemontego.it/monumenti/manta-cn-chiesa-di-s-maria-al-castello
Il restauro e l’importanza del Castello nella modernità
Il Castello della Manta ha vissuto una serie di restauri e trasformazioni dal XIX secolo fino ai giorni nostri. Dopo un lungo periodo di abbandono, il castello è stato restaurato a partire dal 1860, fin quando divenne proprietà del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI). Gli interventi di restauro hanno permesso di recuperare la bellezza e l’integrità degli affreschi e delle decorazioni, restituendo al castello la sua funzione originaria di residenza aristocratica e simbolo del potere dei Saluzzo.
Oggi il Castello della Manta è diventato una delle principali attrazioni turistiche del Piemonte. La sua importanza storica ed artistica è riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, ed il castello è un punto di riferimento nella conservazione del patrimonio culturale.
Oltre a essere un luogo di interesse per gli studiosi e gli appassionati di arte medievale e rinascimentale, il castello è anche un importante centro per la valorizzazione turistica, contribuendo alla crescita economica e culturale della regione.
Il restauro e la sua valorizzazione continua ad offrire nuove opportunità di esplorare la storia e l’arte del Piemonte, rendendo il Castello della Manta una risorsa preziosa per la comunità locale e per i visitatori da tutto il mondo.
Info:
Via De Rege Thesauro, 3, 12030 Manta CN
Per visite rivolgersi al FAI:
https://fondoambiente.it/luoghi/castello-della-manta
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