TORINO. Giardini reali
I Giardini Reali sono un insieme di aree verdi monumentali che costituiscono il parco annesso agli edifici del cosiddetto Polo Reale.
I Giardini Reali sono un insieme di aree verdi monumentali che costituiscono il parco annesso agli edifici del cosiddetto Polo Reale.
Il progetto “alla francese”, disegnato dal francese Duparc su modello dei progetti del Le Notre per la corte di Luigi XIV a Versailles, nel corso del tempo ha subito varie modifiche per adattarsi ai nuovi gusti della Corte sabauda.
I giardini hanno un’estensione di 7 ettari nella parte superiore che si appoggia alla struttura muraria dell’antica fortificazione, all’interno della quale si trovano alcune persistenze storiche: il Bastion Verde ed il Bastione di San Maurizio, insieme ad aiuole ridisegnate in anni recenti come il Giardino Ducale con una fontana moderna.
Vi sono poi luoghi di sosta per il riposo come il Boschetto “a quinconce” ottocentesco in cui è stata inserita l’installazione “Pietre preziose” di Giulio Paolini del 2017, ottenuta riutilizzando materiale bruciato nell’incendio della Cappella della Sindone. Sono presenti anche monumenti realizzati nella seconda metà del ‘700 fra cui statue di personaggi sabaudi, vasi decorativi in pietra e, nei Giardini di Levante, la monumentale fontana dei Tritoni e della Nereide, opera di Simone Martinez, nipote di Filippo Juvarra, del 1756.
I Giardini sono ricchi di piante storiche: tigli, ippocastani e platani, mentre nel “parterre” meridionale è presente un faggio pendulo piantato nella seconda metà dell’800, tra i più antichi del Piemonte. Una rampa elicoidale, restaurata in anni recenti, permette di accedere al giardino alla base del muraglione, lungo l’edificio delle vecchie Serre, oggi in restauro dopo essere state utilizzate per l’esposizione delle collezioni antiquarie.
Tra il 1916 e il 1923 fu realizzato il sovrappasso su viale I maggio, dopo il taglio operato a inizio Novecento per mettere in comunicazione piazza Castello con corso San Maurizio.
Il giardino si allarga verso via Rossini con un sistema di vialetti disposti a raggiera e convergenti verso una grande fontana progettata dal Le Notre in cui nell’’800 venivano mantenuti due cigni e un certo numero di carpe.
Lungo corso San Maurizio si estendono i cosiddetti “Giardini Reali bassi” per la loro posizione ai piedi delle mura, al di sopra delle quali si trovano i giardini attinenti alla residenza reale.
Oggi polmone verde di 103.000 mq., negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia lo spazio fu oggetto di un progetto, già pensato da Carlo Alberto, per la costituzione di un giardino zoologico aperto al pubblico su modelli presenti in altre capitali europee ed in cui ricoverare, fra gli altri, alcuni animali esotici regalati ai Savoia dal Vicerè d’Egitto.
Il Reale Giardino Zoologico di Torino viene realizzato a partire dalla metà degli anni ’60 dell’’800 e viene ampliato anche dopo il trasferimento della capitale a Firenze. I lavori di ampliamento ed aggiornamento proseguono fino agli anni ’70 quando cominciano problemi di gestione del complesso apparato burocratico che comprendeva anche la gestione della Regia Mandria di Venaria.
Con la morte di Vittorio Emanuele II, il 9 gennaio 1878, inizia il declino del Giardino Zoologico Reale che verrà dismesso gradatamente con l’invio -di animali verso il Parco di Monza dal 1880 e smantellato definitivamente nel 1881.
Lungo il corso San Maurizio restano oggi alcuni edifici in mattoni a vista, adattati a nuovi usi dopo la chiusura dello Zoo.
Sitologia:
https://museireali.beniculturali.it/giardini-reali/
https://it.artinspace/post/giulio-paolini-pietre-preziose
www.spaziotorino.it/scatto
studiohomoradix.com/2012/03/05/torino-giardini-reali-bassi
Bibliografia:
– AA.VV. Il Giardino del Palazzo Reale di Torino 1563-1915. Leo S Olschki 2019.
– G. Maschietti, M. Muti, P. Passerin d’Entreves: I serragli e le menagerie di Casa Savoia. ArtClub Umberto Allemandi 1988.
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