TORINO. Palazzo Reale
Si affaccia su Piazza Castello, cuore della città, ed è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
È la più importante tra le residenze sabaude e per anni ha rappresentato il cuore della corte e il simbolo del potere reale.
Il palazzo era originariamente una dimora vescovile che nel Cinquecento venne completamente ristrutturata da Ascanio Vittozzi per volere di Emanuele Filiberto di Savoia. Alla morte dell’architetto i lavori passarono ad Amedeo di Castellamonte. La facciata presenta una parte centrale affiancata da due ali più alte mentre le sale del piano nobile sono decorate dalle immagini che celebrano la dinastia reale, realizzate dalle mani di diversi artisti.
Nel Settecento venne chiamato Filippo Juvarra per effettuare alcuni interventi di modifica, egli realizzò infatti la Scala delle Forbici e il Gabinetto Cinese.
Nell’Ottocento i lavori vennero invece affidati a Ernesto Melano e Pelagio Palagi, che si occupò in particolare della cancellata che separa la piazza antistante al palazzo da Piazza Castello.
Quando la capitale d’Italia si trasferì a Roma, il palazzo divenne un museo pubblico ed oggi ospita importanti collezioni d’arte, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nella storia e nella cultura piemontese.
Gli stili caratterizzanti il palazzo sono tre: barocco, rococò e neoclassico.
Dietro a Palazzo Reale si trovano i Giardini Reali del Palazzo che sono in gran parte opera dell’architetto André le Nôtre, che lavorò anche alla corte di Versailles. In essi si rispecchiavano le caratteristiche dei grandi giardini nobiliari europei con i giochi d’acqua e le opere floreali. Con il tempo però subirono un forte degrado e diverse modifiche anche a causa dello spostamento della capitale.
Oggi i giardini costituiscono un’area verde di straordinario valore monumentale ed ambientale e si sviluppano su una superficie complessiva di circa sette ettari.
Come molte altre residenze sabaude, il Palazzo Reale fa parte dei bene dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
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