TORINO. PAV- Parco d’Arte Vivente
Il PAV costituisce uno dei pochissimi parchi nella città di Torino dove scienza, arte e tecnologia si fondono in unico posto.
Il PAV (Parco Arte Vivente) si trova a Torino in Via Giordano Bruno 31 ed è un museo contemporaneo dedicato all’arte che interagisce con la natura, l’ambiente e la tecnologia. Fondato nel 2008, il PAV si sviluppa in un’area di circa 10.000 metri quadrati. Questo parco fu concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate: la loro missione è quella di promuovere l’arte che esplora il rapporto tra l’uomo e l’ambiente naturale, con opere che stimolano riflessioni sul futuro del pianeta, le risorse naturali e la sostenibilità.
Il parco è composto da spazi all’aperto come: giardini, installazioni site-specific e laboratori interattivi. La sua collezione include opere che combinano arte, scienza, ecologia e nuovi media, creando un dialogo tra estetica e sostenibilità. Il PAV ospita inoltre mostre temporanee e progetti speciali, coinvolgendo artisti che lavorano con materiali naturali, energie rinnovabili e tecnologie avanzate.
L’istituzione si distingue per il suo impegno verso la divulgazione di tematiche ecologiche ed ambientali attraverso il linguaggio artistico. Inoltre, offre un ampio programma educativo per scuole e famiglie, incentivando la partecipazione attiva del pubblico. Grazie a questo approccio innovativo, il PAV si è affermato come uno dei punti di riferimento per l’arte contemporanea e la cultura sostenibile a Torino.
Un’opera che si può trovare nel PAV è Bioma che rappresenta sia un’opera d’arte ambientale che un dispositivo di sperimentazione artistica. Secondo la definizione di Gilardi, l’opera rappresenta una dimensione globale del vivente che comprende tutti gli organismi della biosfera, essere umano compreso. Bioma, infatti, è concepito come un ambiente plurimo articolato attraverso un percorso interattivo. Energie Invisibili, Suoni Mutevoli, Giochi d’Acqua e Rilievi di Natura sono ambienti da attraversare, da sperimentare grazie a interfacce digitali attivate da telecamere, microscopi, sensori e impianti fonici che s’intrecciano a un vasto campionario di elementi rappresentativi del mondo naturale: ciottoli di fiume, spugne marine, canne di bambù, semi, un acquario con pesci d’acqua dolce, fiori e piante essiccati.
Attraverso i dispositivi messi a disposizione del pubblico, concepiti come una proposta di natura aumentata, ciascuno è invitato ad intervenire vivendo e agendo con tutta la corporeità, esplorando le possibilità di trasformazione, mutando i colori, contraendo e ingrandendo le forme.
Frutto della quarantennale attività artistica di Gilardi, Bioma coincide con l’idea di un’ipotetica società del futuro in cui gli ambienti di vita sono il risultato di una fusione di qualità estetiche e funzionali.
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