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NOVARA. Basilica di San Gaudenzio

Punto di forza

La basilica, con la sua altissima cupola antonelliana è da sempre  il simbolo della città di Novara.

La basilica è stata dificata tra il 1577 e il 1590 su probabile disegno di Pellegrino Tibaldi; la basilica si pose fin dal principio come emblema della cittadinanza novarese contro la presenza, sempre più opprimente, dello Stato assoluto instaurato dagli spagnoli.
Portato a termine solo nella seconda metà del XVII secolo, l’edificio, a una navata, presenta una pianta a croce latina, di struttura tardo-rinascimentale.

La basilica possiede numerose opere d’arte, tra cui un’antica cattedra vescovile. Nello scurolo (spazio spesso sotterraneo o elevato, all’interno di una chiesa, progettato per la conservazione e la venerazione delle reliquie di un santo), di fattura settecentesca, è conservata un’urna d’argento contente le spoglie di San Gaudenzio, patrono della diocesi.

Nella cappella del Santissimo Sacramento sono esposte otto tele secentesche del Fiammenghino , che rappresentano scene della vita di San Gaudenzio, svoltasi nella città.

La cappella della Natività ospita un polittico di Gaudenzio Ferrari , appartenente alla primitiva chiesa di San Vincenzo, con tavole raffiguranti il Presepio, l’Annunciazione (nel registro superiore del polittico), la Vergine con il Figlio fra i Santi Rocco, Ivo e i Vescovi Gaudenzio ed Ambrogio, i Santi Pietro e Giovanni Battista e i Santi Paolo ed Agabio (nel registro inferiore). Sostanzialmente conforme ai canoni rinascimentali è la cornice (con cornicioni e colonne) delle sei tavole.

Nella cappella dell’Angelo Custode sono presenti affreschi di Tanzio da Varallo , raffiguranti i santi protettori della famiglia Nazari (che era la famiglia committente), scene bibliche, il Paradiso e il Purgatorio. Questi dipinti, così come la tela raffigurante la Battaglia di Sennacherib sono il frutto di un gusto che probabilmente già esce dai confini regionali per trovare ispirazione nell’arte dell’Europa centrale.

Il campanile è opera di Benedetto Alfieri .

La cupola, edificata tra il 1840 e il 1888 da Alessandro Antonelli, è completamente realizzata in muratura e misura 121 m di altezza. Alla sommità è posta una statua in rame dorato del Cristo Salvatore, opera di Pietro Zucchi (1873).

La cupola è l’elemento che maggiormente caratterizza la Basilica di San Gaudenzio ed è al tempo stesso il simbolo dell’identità della Comunità novarese. Da notare che mentre veniva edificata la cupola, Antonelli si dedicò ai lavori per la costruzione della Mole Antonelliana, di Torino.

La prima versione della Cupola è molto diversa dalla cupola-torre che oggi svetta sulla città, frutto di diversi progetti e di numerose modifiche apportate dall’architetto durante gli oltre quarant’anni di cantiere.

Indirizzo: Via S. Gaudenzio 22 – Novara

Data compilazione scheda: 23 settembre 2025
A cura di A.P.
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