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SETTIMO TORINESE (TO). Torre medievale

Punto di forza

Di origine romana, Settimo Torinese nel passato è stato spesso al centro di contese a causa della sua posizione tra Torino e Milano. Il suo nome deriva dal latino “Septimum Taurinensem“, che significa “presso la settima pietra miliare“, indicando la distanza di sette miglia romane da Torino.

Ultima vestigia del passato è la torre medievale che campeggia il centro storico, come allora la Torre caratterizza il paesaggio ed è visibile a grandi distanze.

Uno degli elementi caratteristici di Settimo Torinese visibile nel centro storico, è l’antica Torre Medievale risalente al XIII secolo circa, ultimo elemento superstite dell’antico castello signorile.

Il castello e la torre furono costruiti sul sito di un precedente fortilizio databile tra la fine del quattordicesimo e l’inizio del quindicesimo secolo.  Fonti d’archivio  attestano che il complesso difensivo di Settimo Torinese era molto ampio. Secondo uno schema frequente nel tardo Medioevo oltre al castello signorile sorgeva il ricetto, una struttura difensiva usata come deposito e luogo di rifugio per la comunità agricola. Il borgo era dotato di fortificazioni perimetrali e fossati che durante le guerre franco-asburgiche del sedicesimo secolo furono gravemente danneggiate.

Nei secoli successivi, l’importanza del borgo fortificato di Settimo si legò alla sorveglianza del tratto finale della strada del ducato di Savoia che, uscendo dalla porta Palatina di Torino, passava da Settimo verso Milano.

Conforme alla moda dell’epoca, nella seconda metà dell’Ottocento, la torre fu trasformata in una sorta di residenza secondaria per iniziativa di una ricca famiglia. Erano anni in cui i torinesi scoprivano il piacere dei brevi soggiorni fuori città, ma senza allontanarsi troppo dal campanile di San Giovanni. Ad ovest dell’edificio storico venne costruito un palazzotto in stile neogotico ed un bel giardino di gusto romantico  che occupava tutta l’area del distrutto castello.

La gente del luogo guardava alla torre come ad una presenza familiare e rassicurante. Dalla collina di Superga, dalle alture di San Raffaele Cimena e Gassino, non meno che dalla pianura verso Leinì, Volpiano e Brandizzo, essa caratterizzava il paesaggio in maniera inconfondibile. Massiccia e solitaria, non poteva sfuggire all’attenzione degli studiosi, mossi da interessi storici e artistici o da mera sensibilità romantica. Alfredo D’Andrade, archeologo e studioso del Medioevo  nel 1890 ebbe modo di occuparsi della superstite torre del castello di Settimo Torinese e dedicò alla torre di Settimo uno schizzo a matita e due tavole a penna, con diverse note.

Il suo interesse fu soprattutto attratto dal palazzotto goticheggiante adiacente all’edificio antico che Giuseppe Zino aveva costruito secondo il gusto dell’epoca e che chiamò “Villa Calma“.

Nel 1912, il Comune di Settimo acquistò l’intera area, torre compresa, e nel 1922-23 vi edificò la nuova scuola, poi convertita nel 1983 in sede del municipio. I lavori di sopraelevazione dello stabile comportarono la distruzione di alcune caditoie della torre. Per iniziativa della Pro Loco e della Consorteria dei Gamberai, tra il 1975 e il 1976, il pittore Giulio Boccaccio decorò le pareti ed il soffitto di un intero piano della torre con scene tratte dalla storia di Settimo, letta in chiave popolare.

Il restauro della torre ad opera e dell’adiacente palazzotto, si è concluso nel 2003; la torre è oggi adibita a più funzioni, ospitando cerimonie per matrimoni e conferenze in alcune sale, mentre altri spazi sono stati recuperati per la funzione espositiva.

Eventi caratteristici

Dal 2022 la Torre di Settimo stilizzata compare nelle divise da gioco del Baseball Club Settimo militante in serie A del campionato italiano.

Data compilazione scheda: 12 agosto 2025
A cura di FSM
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