TORINO. Ex Piazza d’Armi, ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto
Il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto è stato inaugurato nel 1974, ma per i torinesi rimane l’antico nome di Piazza d’Armi.
Nel corso dei secoli a Torino la “Piazza d’Armi” ha avuto diverse collocazioni, la prima sorse nel XVII secolo come spazio che assolveva anche la funzione di mercato nell’attuale piazza San Carlo, in seguito, a causa dell’espansione urbanistica, fu progettata e ricostruita molte volte sempre nelle aree limitrofe della città. Torino vide sorgere la prima piazza d’armi verso il 1817 nell’area a sud-est della cittadella ma fu soggetta a nuovi spostamenti.
Nel 1850, sotto la spinta dell’aumento demografico, la piazza d’armi di San Secondo venne dismessa e il terreno lottizzato ed edificato. Nel 1872 la nuova piazza d’armi divenne la zona compresa tra corso Galileo Ferraris, corso Peschiera (poi Luigi Einaudi), corso Castelfidardo e corso Montevecchio. Questa collocazione esistette fino agli inizi del 1900. A seguito dell’urbanizzazione che portò al completamento del quartiere Crocetta, la piazza d’armi venne nuovamente spostata nel 1910 in un’allora zona periferica attualmente denominata Santa Rita.
Nel periodo del regime fascista venne realizzato all’interno del lotto una cittadella sportiva con lo stadio, il campo d’atletica e la piscina.
La piazza d’armi era utilizzata non solo come area di addestramento ed esercitazione, ma anche come spazio logistico e nella prima guerra mondiale, come ospedale da campo. Rimase in funzione sino al 1950-1951 dopo di che iniziarono le prime trattative tra il Comune e l’autorità militare per la dismissione dell’area, che si conclusero soltanto nel 1971.
Le Olimpiadi Invernali del 2006 hanno dato a Torino un’immagine nuova, cambiando molti aspetti della città. In questa zona viene progettata la riorganizzazione dell’area di circa 20.000 mq al fine di realizzare un “giardino olimpico”. Nell’area antistante allo stadio denominata Piazzale Grande Torino viene collocata l’opera “Punti di vista” realizzata dello scultore inglese Tony Cragg; le tre alte colonne in bronzo, con l’effetto del dinamismo, creano profili di visi umani contrapposti sempre diversi a seconda del “punto di vista”.
Per la realizzazione del Palasport Olimpico viene indetto un concorso internazionale per idee vinto dall’architetto giapponese Arata Isozaki. L’edificio, dal carattere fortemente avveniristico, si presenta come un imponente parallelepipedo rivestito in acciaio inox e vetro, con una base di 183 x 100 metri su quattro livelli ed è tra le strutture coperte a uso sportivo e spettacolo più capienti d’Italia.
Il piano di riqualificazione ha compreso anche il parco che si estende per oltre 40.000 mq, uno degli spazi verdi pubblici più grandi della città riproponendo alcune funzioni esistenti, come il laghetto naturale, le aree per il gioco dei bimbi, i punti di aggregazione per gli adolescenti e per gli anziani, oltre alla pista ciclabile adatta anche per jogging, campi da bocce e un’area basket.
La piazza è diventata luogo di numerosi eventi e manifestazioni sportive e musicali all’interno dello stadio e nel Palasport
Dal 2021 nel mese di novembre si svolge a Torino il celebre torneo “Nitto ATP Finals” in cui partecipano i primi otto giocatori della classifica ATP di singolare e le prime otto coppie della classifica di doppio.
La notorietà del torneo sta’ dando grande visibilità alla città attirando spettatori da tutto il mondo.
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