TORINO. Museo Diocesano e mosaico della “Ruota della Fortuna”.
Il Museo ospita una collezione di opere d’arte che spaziano dal XV al XXI secolo e i resti archeologici delle tre precedenti chiese medievali, compreso lo straordinario mosaico pavimentale del XII secolo.
Il Museo, inaugurato nel 2008, è stato riaperto nel 2024 con un nuovo allestimento comprendente il mosaico romanico restaurato.
Prima del Duomo tardo-quattrocentesco nella stessa area sorgevano tre chiese di origine paleocristiana intitolate al Salvatore, a San Giovanni e a Santa Maria “de dompno”. Per approfondire vedi scheda. La prima, risalente alla fine del IV o all’inizio del V secolo, subì radicali rimaneggiamenti nel XII secolo; nel corso di questi, il presbiterio fu rialzato e dotato di un grande e pregevole mosaico pavimentale quadrato (7 x 7 metri), realizzato in bianco e nero ma arricchito da tessere in terracotta.
Scoperto nel 1909, raffigura al centro la personificazione della Fortuna che fa girare una ruota (i destini dell’umanità). La scena è circondata da cerchi decorati con figure di animali che rappresentano regioni della Terra, a loro volta racchiusi in una fascia circolare ondulata che è l’Oceano, con le isole Britannia, Scozia, Orcadi e infine Tule (il luogo remoto per antonomasia). Ai quattro angoli del quadrato, i venti. La raffigurazione della “Mappa del Mondo” e della “Ruota della Fortuna” sono i due temi che, espressi figurativamente e opportunamente combinati dal mosaicista torinese, dovevano indurre alla riflessione sulla precarietà delle cose mondane.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.