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MONCALIERI (TO). Il Castello

Punto di forza

Castello di origini medievali ricostruito in epoca barocca, fu sede di vari esponenti di casa Savoia e vi furono firmati due trattati.

 

Il Castello di Moncalieri è stato costruito sui resti di una roccaforte militare del XII secolo; a seguito del passaggio della capitale del ducato da Chambery a Torino diverse strutture difensive furono trasformate in residenze “de loisir ovvero luoghi che con la loro magnificenza celebravano il potere assoluto ed offrivano svago e divertimento ai duchi ed alla loro corte.

Il castello, fatto costruire nel 1277 da Tommaso I di Savoia, era dotato di ponte levatoio, fossato, e due torri rotonde che furono successivamente rivestite in mattoni nel XVIII secolo.

Carlo Emanuele I nel 1610, incaricò Carlo di Castellamonte per i lavori di ricostruzione ed ampliamento, proseguiti da Vittorio Amedeo I e soprattutto da Madama Reale, Maria Cristina di Francia. Furono realizzati giardini e spettacolari giochi di fontane; la corte interna del castello rimase aperta verso il retrostante bosco e giardino formando un tutt’uno con il paesaggio.

Nel corso del XVIII secolo venne arricchito e completato da arredi con interventi di illustri architetti come Benedetto Alfieri.

Il castello fu residenza preferita di Vittorio Amedeo II, che vi morì nel 1732 dopo aver abdicato in favore del figlio Carlo Emanuele III.

Fu occupato nel 1798 dai francesi che lo trasformarono prima in bivacco e successivamente in ospedale; successivamente con  ritorno ai Savoia nel 1817, Vittorio Emanuele I fece eseguire significativi interventi di ammodernamento e restauro come il maestoso scalone a tre rampe in marmo di Carrara  che conduce al Salone della Regina.

Successivamente a metà dell’Ottocento il re Vittorio Emanuele II e la regina Maria Adelaide fecero completamente rivisitare i loro rispettivi appartamenti, tuttora visibili, che vennero arredati secondo le tendenze dell’epoca.

La residenza reale fu utilizzata da Maria Clotilde di Savoia fino al 1926 quando vi morì; figlia di Vittorio Emanuele II, sposò nel 1859 il principe Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte, nipote di Napoleone I e cugino di Napoleone III, per ragione di stato. Maria Clotilde è stata “Serva di Dio” ed è incorso la causa di beatificazione.

Durante la Seconda guerra mondiale l’immobile fu occupato dai nazi-fascisti, dai partigiani ed infine dagli sfollati.

Dal 1948 ad oggi  il complesso è stato dato in consegna all’Arma dei Carabinieri, I Reggimento Carabinieri “Piemonte” .

Dopo i restauri, nel 1991, il castello venne aperto al pubblico e dal 1997  è scritto alla lista del UNESCO come Patrimonio Mondiale Culturale.

Il 5 aprile del 2008 il torrione sud-est del Castello è stato colpito da un violento incendio, dopo il restauro è stato riaperto recentemente al pubblico.

 

Eventi caratteristici

Nel castello furono firmati ben due trattati di importanza storica.

Nel 1475, il “Trattato di Moncalieri”: l’alleanza tra la Duchessa Iolanda di Valois , Carlo I di Borgogna e Galeazzo Sforza Duca di Milano.

Il 20 novembre 1849 con il “Proclama di Moncalieri”: il Re Vittorio Emanuele II a  seguito della sconfitta durante la prima guerra d’indipendenza, decreta lo scioglimento della Camera dei Deputati chiedendo agli elettori di proclamare Massimo D’Azeglio, presidente del consiglio. indispensabile per affrontare e risolvere la gravissima crisi istituzionale sorta per le trattative con l’Austria.

Data compilazione scheda: 12 gennaio 2025
A cura di F.S.M.
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