RIVOLI (TO). Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli
Il Castello di Rivoli, già dimora di delizia dei Savoia, da un trentennio è il Museo d’Arte Contemporanea più importante d’Italia.
Il Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli ha sede nella residenza sabauda del castello di Rivoli.
L’attività del museo è stata inaugurata il 18 dicembre 1984 con la mostra “Ouverture”, curata dall’allora direttore Rudi Fuchs. La mostra comprendeva opere realizzate da artisti esponenti dell’arte concettuale, del minimalismo, della Land Art, dell’arte povera e della transavanguardia, ed era pensata come modello ideale per una collezione permanente da costituirsi tuttavia solo successivamente, a partire dagli anni novanta.
Il primo nucleo della collezione del Museo ha visto la luce grazie alle numerose donazioni fatte da artisti e sostenitori pubblici e privati. Il primo artista a donare un’opera al museo è stato l’artista Sol LeWitt che nel 1991, scelta una sala del castello, vi ha realizzato una grande installazione tuttora visibile al primo piano.
È grazie ai contributi erogati dalla Regione Piemonte, soggetto fondatore e promotore del museo, che si è resa possibile la creazione di un fondo per acquisizioni.
La Cassa di Risparmio di Torino è poi entrata a far parte della compagine sociale del sito museale nel 1988 come Banca CRT.
Nel 1991 è stata quindi costituita la Fondazione CRT che nel 2001 ha dato vita al Progetto Arte Moderna e Contemporanea – CRT, grazie al quale vengono stanziati importanti fondi per l’acquisizione di opere destinate ad incrementare le collezioni permanenti della GAM – Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino e del Museo d’Arte Contemporanea del castello di Rivoli.
Il Castello di Rivoli, già dimora di delizia dei Savoia, da un trentennio è il Museo d’Arte Contemporanea più importante d’Italia. La collaborazione tra direzione artistica ed i massimi artisti dell’oggi fa sì che le opere esposte siano pensate proprio per le vari sale del Museo.
Dal 2001 la Galleria civica ed il Museo collaborano tra loro in un’ottica di complementarità. Mentre la GAM concentra la propria collezione su opere che coprono i due decenni degli anni cinquanta e anni sessanta, il museo possiede una collezione di opere che vanno dalla fine degli anni sessanta agli anni duemila.
La ricca collezione permanente del Castello di Rivoli comprende artisti di varie correnti come Arte Concettuale e Minimalismo (Donald Judd, Bruce Nauman, Sol LeWitt, James Lee Byars ), Land Art (Richard Long, Hamish Fulton), Arte Povera (Alighiero Boetti, Mario Merz, Marisa Merz, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Emilio Vedova, Giulio Paolini) e Transavanguardia (Sandro Chia, Francesco Clemente).
Altri importanti artisi presenti nella collezione permanente sono Thomas Hirschhorn, Dennis Oppenheim, Helmut Newton, Sadie Benning, Stan Vanderbeek, Fluxus, Pia Stadtbäumer, Massimo Bartolini, Nam June Paik, Yvonne Rainer, Wolfgang Tillmans, le cui opere sono inserite nelle sale in dialogo con le architetture degli ambienti storici del Castello.
Inoltre, la collezione permanente comprende, ad esempio, due opere del 1997 di Maurizio Cattelan: la discussa e provocatoria Novecento, che evoca la tensione frustrata rispetto alle potenzialità, emblematicamente rappresentata da un cavallo, simbolo di forza, imbalsamato ed appeso, e l’inquietante Charlie don’t surf. Il tema delle emozioni suscitate dalla guerra ricorre nelle collezioni, come anche nell’opera di Rebecca Horn “Cutting Through the Past”, ed altre.
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