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RIVOLI (TO). Il Castello

Castello di Rivoli, panoramica

Castello di Rivoli 1716
Castello all'ingresso
Castello di Rivoli, Sede del Museo d'ArteContemporanea
Castello-di-Rivoli, atrio
Castello di Rivoli, veduta esterna
La Caffetteria del Museo
Suggestiva immagine dello scalone juvarriano
Punto di forza

Nel 1984 fu inaugurato nel Castello di Rivoli il primo Museo d’Arte Contemporanea d’Italia.
Oltre alla prestigiosa collezione d’arte contemporanea sempre in crescita vengono allestite grandi mostre temporanee.
Un incontro straordinario tra passato e presente, che rende il Museo unico al mondo.

Il Castello di Rivoli è stato costruito sui resti di una roccaforte militare dell’XI secolo; dopo il passaggio della capitale del ducato da Chambery a Torino divenne una delle residenze più importanti della dinastia sabauda all’interno della “Corona di Delizie”, ovvero luoghi che sorgevano attorno a Torino che con la loro magnificenza celebravano il potere assoluto ed offrivano svago e divertimento ai duchi ed alla corte.
Il Duca Carlo Emanuele I volle trasformare l’antico maniero medioevale in residenza “de loisir”.
Al progetto aveva già lavorato Ascanio Vittozzi, e proseguito da Carlo ed Amedeo di Castellamonte con la realizzazione di una Pinacoteca nella Manica Lunga che era unita al castello da quattro alte torri, invece la prevista chiesa dedicata a San Carlo Borromeo non fu mai realizzata. I lavori si dissero conclusi nel 1644.

A seguito del periodo napoleonico e con la Restaurazione nel 1715 Filippo Juvarra, venne incaricato di realizzare una reggia grandiosa allo scopo di celebrare il potere assoluto di Vittorio Amedeo II, divenuto re di Sicilia.
Juvarra disegnò due ali simmetriche collegate da un corpo centrale con due maestosi scaloni. A causa dell’abdicazione di Vittorio Amedeo II e la mancanza di risorse i lavori furono interrotti ed il grandioso progetto di Juvarra non venne completato.
Nel 1792 vennero ripresi i lavori di completamento da parte dell’architetto Carlo Randoni, per Vittorio Emanuele duca d’Aosta ma ormai il Castello di Rivoli aveva perso importanza.
Il Castello passerà da Casa Savoia, alla Città di Rivoli, che lo affitterà all’esercito sino al 1909 con gravi danni ulteriormente aggravati dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948 vennero eseguiti i primi interventi d’urgenza da parte del Genio Civile per evitare crolli.
Con il Centenario dell’Unità d’Italia (1961) vennero stanziati dei fondi per il recupero dell’intero edificio. I lavori che prevedevano il restauro solo del Castello partiranno nell’agosto del 1979 e termineranno nel 1984 con l’apertura del primo Museo d’Arte Contemporanea d’Italia.
L’architetto Andrea Bruno con il suo intervento è riuscito a valorizzare l’incompiutezza della costruzione rispettando i momenti storici del Castello, evitando falsificazioni ed introducendo inserzioni moderne come la grande scala sospesa e l’ascensore, la passerella sulla volta nervata di fine settecento e lo sporto panoramico al terzo piano.
Nel 2000 anche la Manica Lunga ideata come Pinacoteca del Duca Carlo Emanuele I ritrova finalmente la sua destinazione iniziale come spazio espositivo.
Dal 1997 il Castello di Rivoli è stato inserito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Data compilazione scheda: 5 gennaio 2025
A cura di FSM
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