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AVIGLIANA (TO). Chiesa di santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio.

Il complesso della chiesa di santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio

L'interno della chiesa di santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio
Punto di forza

La chiesa compare sui documenti a partire dalla prima metà del XII secolo, come possesso della Prevostura di Oulx.

La chiesa compare sui documenti a partire dalla prima metà del XII secolo, come possesso della Prevostura di Oulx, mentre nel corso del XIII secolo parallelamente alle sorti del sovrastante castello, verrà inserita nel sistema delle castellanie gestite dai Savoia.
L’importanza storica di Santa Maria Maggiore nella realtà aviglianese, posta a circa cento metri dalla piazzetta Santa Maria nel Borgo Vecchio di Avigliana e collocata nella zona di transizione tra lo stesso Borgo Vecchio e Borgo Nuovo è sicuramente rilevante per la funzione di parrocchiale svolta dalla medesima fino ad anni recenti, sia per il ruolo importante che la chiesa ha sempre assunto nel determinare e caratterizzare l’immagine storica ed ambientale del Borgo Medioevale.
Santa Maria Maggiore, che fornisce di sé un’immagine d’impronta settecentesca nella facciata principale ad est, barocca negli interni, compresi negli apparati decorativi della porzione absidale, mentre planimetricamente e volumetricamente manifesta il suo impianto gotico e tracce ancora più antiche delle sue origini romaniche.
Il sedime della chiesa è pianeggiante ed occupa unitamente al predetto sagrato un terrazzamento naturale posto alla base del Monte Pezzulano sul quale sorgono le rovine del Castello Sabaudo aviglianese.
Lo studio dell’edificio eseguito dallo storico locale P. Nesta mette in evidenza le problematiche relative alle tracce ancora individuabili della chiesa medioevale, successivamente cancellata dalla costruzione di quella attuale di impianto di fine Quattrocento con pesanti rifacimenti in età barocca.
L’assetto attuale e l’immagine della chiesa risalgono alla fine del XVIII secolo.
Nel corso del 1843-1845 venne ampliata la sagrestia conducendola alle dimensioni attuali.
La collocazione dell’abside a ovest anziché, come più solitamente, a est può far pensare a fasi costruttive anteriori e ad un momento romanico sicuramente documentato dalla zona basale della torre campanaria.
Il pulpito di inizio XVIII secolo proviene dal convento agostiniano presente nella città fino ad inizio Ottocento e in seguito dismesso.

Nel 1999 si presenta la necessità di trovare un contenitore adeguato alla collezione scultorea Veglio Turino (1921-1986), composta da statue in bronzo e gesso, a grandezza naturale, di carattere prevalentemente religioso. La collezione trova così il suo contenitore e la chiesa incomincia a rivivere, proponendosi con opere d’arte ed arredi di grande impatto.

Recentemente sono stati eseguiti restauri alla Cappella delle Reliquie ed al Presbiterio, eseguiti dalla restauratrice  Raffaella Bianchi di Bruino.

Info:
La Chiesa è visitabile durante gli eventi che si svolgono nel periodo maggio-ottobre (Concerti della stagione “Avigliana insieme” – Programma disponibile sul sito web www.vitaepace.it). Per prenotazioni visite di gruppo scrivere mail a info@vitaepace.it

 

Eventi caratteristici

La chiesa di Santa Maria Maggiore è stata il centro dell’attività pastorale e spirituale del venerabile don Luigi Balbiano. Il suo confessionale è ancora integro e visibile. Nato a Volvera nel 1812, appena tre anni prima di Don Bosco, di umili origini, frequenta il seminario di Giaveno, passando successivamente al seminario di Bra e poi a quello di Chieri. Ordinato sacerdote nel 1837, fu destinato in qualità di vicecurato alla parrocchia di Santa Maria in Borgo Vecchio, proprio dove un anno prima aveva iniziato a fare pratica e da cui non si muoverà più fino alla morte avvenuta nel 1884. Semplice e modesto nel suo contegno, Don Balbiano, pur nella sua magrezza di uomo penitente, ha le attrattive della santità e non si può fare a meno di restarne ammirati. Venne sepolto originariamente a San Pietro per poi essere spostato in S. Maria Vecchia e quindi trasferirlo nell’attuale chiesa moderna di Santa Maria. Nel 1945 si è avuto il decreto d’introduzione della Causa per la sua beatificazione, per volontà dell’Arcivescovado di Torino ed il 27 novembre 1981 Papa Giovanni Paolo II lo ha dichiarato “venerabile” con il riconoscimento delle sue virtù.

Data compilazione scheda: 8 novembre 2025
A cura di Luigi Marengo - Centro Culturale Vita & Pace odv
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