TORINO. Ospedale Maggiore S. Giovanni Battista (vecchia sede), ora Museo Regionale Di Scienze Naturali
Un viaggio tra dinosauri, fossili e sorrisi nel cuore di Torino dove una volta sorgeva un ospedale.
L’ospedale fondato nel 1680 dalla seconda Madama Reale, Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, sorgeva a ridosso delle mura orientali della città, in un luogo aperto ed esposto a mezzogiorno adatto per trasferirvi la sede dell’istituto. Il progetto, dell’architetto Amedeo di Castellamonte, si sviluppa attorno a quattro cortili con uno schema a croce.
Verso via San Massimo e via dell’Accademia Albertina le facciate in mattoni, presentano due ordini di finestre sovrapposti con timpano e col davanzale che poggia su mensole creando un aspetto austero alla struttura. Nell’ampio spazio vuoto tra un ordine e l’altro si susseguono ritmicamente due elementi decorativi.
A ricordo dei benefattori dell’aristocrazia torinese che contribuirono alla sua costruzione, l’amministrazione dell’ospedale commissionò a pittori e scultori una serie di ritratti, busti e statue, che tuttora adornano l’atrio, lo scalone e gli altri ambienti.
Nel 1835 la Città cede il terreno per chiudere l’isolato dell’Ospedale (tra Via S. Massimo e Via Cavour). L’edificazione si protrae, con rifacimenti e sopraelevazioni, fino al 1964.
Dal 1978 l’edificio diventa sede del Museo Regionale di Scienze Naturali che viene in seguito chiuso per circa dieci anni dal 2013 al 2024 per ristrutturazione.
Dalla sua fondazione, nel 1978, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ha portato avanti la missione di scoprire, interpretare e diffondere la conoscenza del mondo naturale attraverso un ampio programma di ricerca scientifica, educazione e mostre.
Nel museo si può trovare Fritz, l’elefante asiatico donato nel 1827 ai Savoia dal Viceré d’Egitto e vissuto per molti anni alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.
il modello di un grande dinosauro, il Giganotosaurus carolinii (scoperto in Argentina) ed un rinoceronte quasi completo trovato a Roatto (AT), oltre a numerosi reperti.
Il museo organizza numerosi eventi settimanali aperti a adulti bambini e curiosi.
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