Instagram

TORINO. Piazza Castello

Punto di forza

Piazza Castello con l’estensione  di circa 40.000 metri quadrati, è la seconda piazza di Torino per dimensione dopo Piazza Vittorio Veneto.

Nel I secolo d.C. parte della piazza era, attraverso la porta Decumana, l’ingresso orientale dell’antico “castrum romano di Julia Augusta Taurinorum” e per secoli lo spazio rimase invariato sino al trasferimento della capitale del ducato di Savoia da Chambery a Torino nel 1563.
Con il progetto della “Città nuova” si pensò al rinnovamento della città quale immagine della dinastia in grado di competere con le maggiori capitali europee.
La piazza divenne il fulcro politico-amministrativo della città ospitando i luoghi simbolo del potere temporale e religioso.
Il primo ampliamento per volere di Carlo Emanuele I e fu opera di Ascanio Vittozzi, architetto civile e militare.
La piazza, di superficie dimezzata rispetto all’odierna forma, era antistante al Palazzo Ducale ed al castello degli Acaja (l’attuale Palazzo Madama) e limitata dalle mura cittadine che svolgevano una funzione strategica e difensiva.

Con il secondo ampliamento della città nel 1673, l’architetto Amedeo di Castellamonte, diede alla piazza un aspetto molto simile a quello attuale; come vediamo rappresentata nelle tre tavole del Theatrum Sabaudiae del 1682.

Lo spazio venne raddoppiato aprendosi verso est, oltre il Palazzo della Madama Reale, abbattendo le mura ed aprendo l’area attorno al castello per congiungersi alla nuova “contrada di Po”, la via che collegava il Castello al ponte sul Po secondo un percorso obliquo rispetto alla griglia ortogonale della città.
La piazza antistante al palazzo Ducale era separata da un padiglione marmoreo che fungeva da divisione tra i luoghi dedicati ai reali e quelli del popolo i cui portici proseguivano con lo stesso disegno dei palazzi limitrofi.
Il porticato in muratura venne distrutto da un incendio a inizio ‘800 e sostituito nel 1840 dalla cancellata progettata da Pelagio Palagi.
La galleria detta “Carlo Emanuele I”, che collegava Palazzo Reale a Palazzo Madama, era una manica composta da un piano porticato e un primo piano coperto utilizzata dal Duca e dalla corte come passaggio diretto tra i due maggiori luoghi di potere della città. La galleria fu distrutta da un incendio nel 1659, poi ricostruita e infine definitivamente demolita in epoca napoleonica.
La configurazione definitiva di Piazza Castello come centro emblematico e funzionale della città capitale è l’esito del terzo ampliamento nella seconda metà del XVIII secolo.
Piazza Castello venne completata con imponenti palazzi caratterizzati dall’uniformità delle facciate e dai portici che la circondano.

La lunga manica sul lato nord della piazza, che tuttora ospita l’Archivio di Stato, era concepita come un corpo unico con Palazzo Reale, collegato con un sistema di gallerie che consentiva di recarsi dalla Cappella della Sindone sino al Teatro Regio senza uscire dal palazzo.
Il Teatro Regio, realizzato nel 1740 da Benedetto Alfieri su un progetto originale di Carlo di Castellamonte venne distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito dopo numerose avversità e ritardi nel 1973 ad opera dell’architetto Carlo Mollino.
Durante l’occupazione napoleonica del 1801-1814, la manica di collegamento tra Palazzo Madama e la Piazzetta Reale fu completamente abbattuta
Dal 2000 la piazza, trasformata in zona pedonale con fontane e sedute, ha riacquisito un ruolo centrale nella vita sociale cittadina.

Eventi caratteristici

In occasione dei XX Giochi Olimpici invernali del 2006 la piazza assunse il nome di “Medals Plaza” dove venivano premiati gli atleti sul grande palco allestito allo scopo.

Ogni anno, durante la sera del 23 giugno, la notte di San Giovanni, patrono della città di Torino, viene acceso un falò in Piazza Castello, nell’area prospiciente a Palazzo Madama.

Secondo l’usanza, se la pira cade in direzione Porta Nuova, l’auspicio è buono, e seguiranno dodici mesi fortunati. Viceversa, se la pira cade in direzione opposta, l’anno, secondo la tradizione, sarà nefasto per la città.

Data compilazione scheda: 13 febbraio 2025
A cura di FSM
Visualizzazione di 20 schede relative a luoghi di interesse visibili nell'arco di 5 km dalla località di partenza.
Spostati sulla mappa per visualizzare le altre schede.