TORINO. Teatro Regio
Il primo Teatro del 1740 fu distrutto da un incendio nel 1936.
L’attuale fu inaugurato nel 1973.
Re Carlo Emanuele III affidò nel 1738 all’architetto Benedetto Alfieri l’incarico di progettare un Teatro grandioso e all’avanguardia. Fu inaugurato il 26 dicembre 1740 con l’Opera Arsace di Francesco Feo, diretta dal violinista e direttore della Cappella Reale Giovanni Battista Somis.
Il Teatro, con una capienza di circa 2.500 posti distribuiti tra la platea, i cinque ordini di palchetti e il sovrastante “paradiso” (loggione), aveva atrii, scaloni, gallerie, ridotti e magnifiche decorazioni rococò, esuberanti stucchi, intagli dorati, il grandioso Palco della Corona e strutture ricreative annesse (bottega dei rinfreschi, sale da gioco, camere per la corte ecc.) e inoltre imponenti scenari e attrezzature tecniche d’avanguardia. Diventò quindi esemplare e famoso nell’ambito delle realizzazioni teatrali coeve.
Subì varie trasformazioni e aggiornamenti stilistici e tecnici nel corso dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, sino a che fu distrutto da un incendio nel febbraio del 1936. Aveva ospitato prime e repliche delle più importanti opere liriche dell’epoca con interpreti di prima grandezza.
Un primo progetto di ricostruzione del 1937 non si concretizzò; infine nel 1965, l’amministrazione comunale affidò l’incarico all’architetto Carlo Mollino e agli ingegneri Marcello e Adolfo Zavelani Rossi. Il nuovo Teatro fu inaugurato il 10 aprile 1973.
La sala, a pianta ellissoidale, contiene 1398 poltrone e ha 31 palchi che possono ospitare fino a 194 persone. Fu inoltre creato un altro teatro, il Piccolo Regio “Giacomo Puccini”, con una capienza di 380 posti.
Nel 1994 all’esterno del Teatro Regio fu installata la cancellata bronzea Odissea musicale, opera del celebre scultore Umberto Mastroianni.
Nel 1995-96 la sala subì un importante intervento di restauro acustico e funzionale e di messa a norma; evidente fu la modifica del boccascena, originariamente “a video” e ora rettangolare e con travature a vista.
La facciata settecentesca del Teatro, porticata e antistante a Piazza Castello, unica parte conservatasi dell’antico teatro, è Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO a partire dal 1997, quando venne inserita nella lista delle Residenze Sabaude.
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