TORINO. Parco del Valentino
Circa 421.000 mq di parco pubblico, il più noto e frequentato della città.
Inizia da corso Vittorio Emanuele II ed arriva quasi a Moncalieri, al parco delle Vallere; ha un notevole patrimonio floristico ed arboreo, con circa 1800 alberi ad alto fusto ed una ricca avifauna, con varie specie di uccelli locali che ben si adattano all’habitat fluviale come aironi e germani reali.
All’interno dell’area verde centrale (sino al Ponte Isabella) si trovano: il Castello del Valentino e l’Orto Botanico; il Borgo Medievale, la Fontana dei dodici mesi in stile liberty ed il caratteristico Giardino Roccioso con vialetti lastricati, ruscelli e giochi d’acqua, aiuole fiorite.
Varie statue e monumenti ornano il Valentino:
Monumento all’Artigliere (noto anche come “Arco del Valentino” o “piccolo Arco di Trionfo”), arco trionfale posto all’ingresso nord, all’inizio di corso V. Emanuele II/ponte Umberto I, eretto nel 1930 e dedicato all’Arma di Artiglieria, su progetto di Pietro Canonica;
Sulla piazzetta d’ingresso del percorso floreale di fianco a Torino Esposizioni, statua equestre di Amedeo I (1845-1890), primo duca dei Savoia-Aosta, opera del 1902 di Davide Calandra.
Statua di Massimo d’Azeglio, opera del 1873 di Alfonso Balzico posta sul corso omonimo/angolo corso V. Emanuele II.
Monumento dedicato ad Ascanio Sobrero (1812-1888), chimico scopritore della nitroglicerina, opera del 1914 di Carlo Biscarra e Giorgio Ceragioli.
Busto di Cesare Battisti (1875-1916), politico, opera del 1920 di Giuseppe Canavotto (1894-1940);
Busto di Nino Costa (1886-1945), poeta, opera del 1947 di Andrea Campi.
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