I Longobardi in Piemonte.
I Longobardi ebbero una presenza significativa in Piemonte, a partire all’incirca dal 570 d.C.
Migrando dalla Pannonia (l’attuale Ungheria), entrarono in Italia a metà del VI secolo, probabilmente spinti dalla pressione di altri popoli.
L’evidenza della loro presenza proviene da reperti archeologici come le necropoli (luoghi di sepoltura) di Testona, Collegno, Sant’Albano Stura, Belmonte, ecc. che mostrano manufatti e pratiche funerarie.
L’economia rimase principalmente agricola, con villaggi fortificati chiamati “curtes” che ospitavano proprietari terrieri e lavoratori.
Alcune strutture difensive come le “chiuse” (passaggi difendibili) in valle di Susa, in Canavese, ad Ivrea testimoniano anch’esse l’epoca longobarda.
Il Piemonte venne suddiviso in ducati: Torino, Ivrea, Asti, Orta San Giulio. Questi non erano territori rigidamente definiti, ma piuttosto centrati sull’autorità di un duca su un gruppo di famiglie e guerrieri.
Ducato di Torino
Il più potente e centrale dei ducati, con Torino come capitale. Era caratterizzato da una forte aristocrazia guerriera e da un’influenza bizantina residua.
A Torino rimane la cosiddetta Casa del Senato che doveva essere il fulcro del potere longobardo.
A difesa di questo ducato dalla parte della Francia era stato costituita la barriera difensiva detta la “Chiusa di San Michele” che faceva capo alla Sacra di San Michele sul versante sud della valle ed al dirimpettaio castello detto del Conte Verde in comune di Condove sul versante nord della valle.
Ducato di Ivrea (Eporedia)
Situato a nord, controllava le importanti vie di comunicazione alpina e si distingueva per la presenza di una vivace comunità di mercanti. Come difesa aveva a nord la Valle d’Aosta con le sue naturali difficoltà ad attraversarla ed a sud una serie di barriere difensive per impedire il dilagare di eventuali invasiani nel principale ducato di Torino e verso la pianura padana.
Ducato di Asti
Posizionato a sud, si distingueva per la sua vocazione agricola e per la presenza di diverse comunità monastiche.
Ducato di Orta San Giulio
Il ducato aveva una modesta giurisdizione territoriale, tanto che dal 584 passò sotto il diretto controllo dei re longobardi.
Scopri di più
– Museo Civico Archeologico di Torino: ospita una ricca collezione di reperti longobardi provenienti dal Piemonte (vedi scheda specifica).
– Sacra di San Michele: abbazia romanica situata sulla cima del Monte Pirchiriano, presenta elementi architettonici che potrebbero risalire all’epoca longobarda (vedi scheda specifica).